1. Anselmo TARABORELLI (Domenico ), detto 'Selmo', nasce prima del 1537 e morirà fra il 1583 (anno dell'ultimo atto notarile in cui è citato) e il 1589 (anno del primo atto notarile intestato ai figli in cui il padre risulta quondam ).
Anselmo è il primo
individuo di cui sia citato chiaramente il mestiere: "pegorario"
come risulta da una serie di atti
che datano a partire dalla metà del '500.
È anche il
primo individuo del quale ci sia giunta una rarissima firma autografa .
Sono numerosi gli atti notarili che lo riguardano e che, nel loro insieme, danno
un quadro piuttosto dettagliato delle sue attività.
Se dobbiamo credere a quanto riportano i vari atti in cui il suo nome è
citato, la sua dimora cambia di anno in anno. Nel 1557 risulta abitante di Reggiolo
,
già nel 1560 è domiciliato a Moglia ,
dal 1561 al 1567 a Bondeno ,
nel 1570 a Gonzaga ,
e di nuovo a partire dal 1570 risulta abitare stabilmente a Reggiolo, dove resterà
presumibilmente fino alla morte .
Gli anni fra il 1557 e il 1583 vedono Anselmo al centro di numerosi atti di acquisto di terreni e di case nel territorio di Reggiolo. Si tratta per la maggior parte di appezzamenti di terreno acquisiti per investitura o soggetti a livello. Questi terreni si trovano concentrati in quella parte di Reggiolo (anticamente chiamata Viazzana o Viazzane e Vallicella) al di là dell'antico corso della Tagliata, attorno alla quale Anselmo costituirà progressivamente una vera e propria tenuta.
L'accumulo
di terreni testimonia del fatto che l'attività di Anselmo fosse principalmente
quella di fittuario, ovvero gestore di terre affidate ai cosiddetti
lavorenti.
La conferma ci viene da uno splendido atto del 1570
in cui Anselmo subentra come socio di Bernardino da Milano nel condurre un enorme
distesa di terreni (circa 471000 metri quadri) sita nella contrada di Vallicella
.
Su questi terreni,
di proprietà di don Ottavio Gonzaga, vengono stabiliti venti capitoli
che fissano i diritti e i doveri di Anselmo nonché i suoi obblighi verso
il proprietario .
Il testo recita:
Capitoli fatti per il signor Bernardino da Milano come fittuario delle Corti del Buosco et Valesella sotto Raggiuolo dell'Ill.mo et Ecc.mo S.r Ottavio Gonzaga con Anselmo di Taraborelli da Ragiuolo da essino nomato per compagno di esso signor Bernardino in condurre una possessione arativa vignata prativa et casamentiva di essa corte del buosco de biolche cento cinquanta.
I capitoli, redatti in
italiano, proseguono con i dettagli della gestione della proprietà, definendo
i diritti di taglio degli alberi, di acquisto e vendita di bestiame, di costruzione
e via dicendo.
E' ignoto il nome della moglie di Anselmo, ma risulta che da essa ebbe quattro
figli maschi:
+ M i Biagio TARABORELLI nato prima del 1556 e morto prima del 1590 M ii Bernardino TARABORELLI.
Dopo la morte del padre e del fratello Biagio assumerà le redini della famiglia e vivrà in comunione dei beni con i fratelli Raffaele, Domenico e il nipote Anselmo figlio di Biagio.M iii Raffaele ('Rafaello') TARABORELLI + M iv Domenico TARABORELLI nato prima del 1560.
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